Il mito del “tutto pulito” Il 2 marzo 2017 si è svolto, presso la Biblioteca Centrale del CNR, il «Workshop: “Il mito del tutto pulito” -Motori a combustione esterna - due secoli di evoluzione». L’evento, a carattere informativo e di aggiornamento scientifico, si rivolgeva in particolare a studenti e giovani ricercatori, per cui ha visto la nutrita presenza di studenti maturandi dei licei scientifici romani. Sotto l’egida della SIPS, con la collaborazione del consorzio CINFAI e dell’Associazione Demetra, gli studenti hanno assistito alla presentazione delle tematiche scientifiche del settore energetico con particolare riferimento ai profili ambientali. L’esposizione delle tematiche è stata inframmezzata dalla dimostrazione del funzionamento del motore di Stirling mediante un originale esemplare dello stesso risalente all’inizio del secolo scorso. Il tutto arricchito da pannelli illustrativi. Ha aperto i lavori il Prof. Speranza, Presidente del CINFAI, con un’introduzione mirata a rendere gli studenti consapevoli del rapporto non univoco tra il valore dei processi innovativi ed il consenso sociale riscosso, nonché la disomogeneità nel tempo e geografica di tale consenso: il rapporto tra le tecniche di combustione esterna (motore di Stirling in particolare) ed il concetto di Ambiente ne è un esempio eclatante. Il Prof. Perona, Vice Presidente del CINFAI, ha richiamato alcune nozioni fondamentali sugli equilibri termici dell'atmosfera terrestre, equilibri che rischiano di essere fortemente alterati dall'immissione in atmosfera dei gas serra derivanti dall'uso dei combustibili fossili. Ha poi riportato le proiezioni per i prossimi vent'anni sull'uso di tali combustibili; purtroppo, dato il loro basso costo che li rende particolarmente appetibili per i paesi in via di sviluppo, non si prevedono forti decrementi nel loro impiego. Di seguito è intervenuto il Dott. Allegretti (CINFAI), che ha presentato i possibili rischi di distorsione del mercato dell'energia causati dall'introduzione di regolamenti specifici per promuovere le fonti cosiddette "rinnovabili". Si è soffermato in particolare sulle conseguenze indotte negli ultimi anni sul mercato elettrico nazionale dalla massiccia incentivazione dei sistemi distribuiti di produzione di energia elettrica basati su impianti fotovoltaici. Ha concluso il proprio intervento con un critico confronto dei costi del mercato elettrico italiano con quelli dei principali paesi dell'Unione Europea e del mondo.
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